Omalizumab per il trattamento dell'asma allergico grave


I dati real life su Omalizumab ( Xolair ) per l’asma allergico grave in 10 anni di impiego ne confermano il profilo di tollerabilità e l’efficacia anche in ambito pediatrico.

Omalizumab appartiene alla classe degli anticorpi monoclonali anti-IgE ( anti-immunoglobuline E ).

L’asma allergico grave è una patologia complessa caratterizzata dalla iperproduzione di immunoglobuline E in risposta agli allergeni ambientali (q uali acari della polvere, pollini e muffe ).

Le linee guida internazionali GINA stabiliscono il raggiungimento del controllo ottimale della patologia quale obiettivo primario nella gestione del paziente.
Non controllare questa malattia comporta il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni, che spesso possono causare l’ospedalizzazione e addirittura mettere a rischio la vita stessa del paziente.

La maggior parte dei pazienti con asma grave soffre di asma allergico.
Secondo l’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) oltre 300 milioni di persone soffrono di questa condizione nel mondo; la Global INitiative for Asthma ( GINA ) stima che in Europa ci siano oltre 30 milioni di asmatici.

Le immunoglobuline E hanno un ruolo molto importante nell’asma allergico grave in quanto sono capaci di influenzare la funzione e, di conseguenza, l’attività di molte cellule comunque coinvolte nella patogenesi della malattia asmatica.

10 anni di impiego dell’anticorpo monoclonale anti-IgE Omalizumab nel trattamento dell’asma allergico grave hanno dimostrato che questo farmaco è caratterizzato da un ottimo pattern di tollerabilità e, soprattutto, da un solido profilo di efficacia, confermato negli anni, che ha consentito di rivoluzionare la terapia dell’asma di natura allergica in oltre 100.000 pazienti nel mondo.
Il trattamento è in grado di ridurre la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni dell’asma, migliorando anche i sintomi respiratori dei pazienti e la loro qualità di vita.

Questi effetti dipendono dalla capacità di Omalizumab di legarsi specificamente alle IgE umane, formando così degli immuno-complessi che impediscono alle IgE di attivare i loro recettori ad alta e bassa affinità, espressi dalle cellule immuno-flogistiche quali mastociti, basofili, eosinofili, cellule dendritiche e linfociti B.
Poichè a livello delle vie aeree i recettori per le IgE sono presenti anche sulle cellule strutturali come le cellule epiteliali bronchiali e le fibrocellule muscolari lisce, Omalizumab può modulare gli eventi strutturali relativi al rimodellamento della parete bronchiale, con possibili riflessi positivi sulla storia naturale dell’asma. ( Xagena_2017 )

Fonte: Novartis, 2017

Xagena_Medicina_2017